martedì 2 settembre 2008

Campo Braca nel Matese

Il giovedì come al solito definiamo un luogo da esplorare e da rivedere. Il Presidente propone Campo Braca nel Matese, non tutti sono daccordo e qualcuno inizia addirittura a descrivere i tempi tecnici per quel giorno e spiega che è poco convenevole arrivare sino in Molise, fare 600Km per scattare foto e girare filmati in una grotta che non appartiene al nostro territorio. Comunque all'appuntamento alle 8.30 al magazzino siamo tutti presenti. Partenza quasi puntuale, viaggio tranquillo fino al bivio per Campitello Matese, poi l'ennesimo miracolo le nostre carovane vengono colpite dal "PERDIAMOCI", la maledizione dei nostri spostamenti, abbiamo perso un "PEZZO". Nel frattempo abbiamo sostato e comprato mozzarelle e ricotta a 8.00 € al chilo. Dopo un pò (un ora circa), riusciamo a ricongiungere le carovane dell'Overland casareccio, si riparte. Arriviamo a Campo Braca alle 13.00 ed entriamo in grotta alle 13.45, le previsioni erano esatte. Quando arriviamo all'imbocco della grotta incontriamo un gruppo speleologico del posto e ci indica altre grotte da visitare sul territorio Matese. Iniziamo ad entrere tutti in grotta e subito a primo impatto ti rendi conto di osservare uno spettacolo sulla potenza dell'acqua. Cominciamo ad incamminarci tra cunicoli, corridoi, strettoie, strane forme di stalagmiti e stalattiti, colonne ed altro, alcuni tragitti erano fangosie inoltrandoci ancora di più nella grotta il fango e l'acqua aumentava Ci siamo divertiti cercando di non bagnarci ma questo era impossibile. La grotta è meravigliosa e valeva veramente la pena fare tutti quei km per vedere una simile meraviglia del sottosuolo. Siamo usciti tutti soddisfatti, ma con qualche ferito, un ginocchio, una spalla e qualche caduta accidentale. Ci siamo lavati, cambiati e cibati (e qui nessuno ci frega). Il ritorno tranquillo. Arrivo alle 22.00 a San Giovanni Rotondo.

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